domenica 10 agosto 2008

Francisc e a cuda du ciuccio
















LA COMPAGNIA DEL CIUCCIO IN SCENA IN SALA CRESPI DAL PROSSIMO 27 GENNAIO

L’asino con la coda lunga …trent’anni


Una storia interpretata da bambini che torna sulle scene con alcuni di quegli stessi bambini, oggi adulti, che hanno mantenuto vivo nel cuore il ricordo di quella bella esperienza vissuta oltre trent’anni fa ad Amendolara, in provincia di Cosenza, con la loro maestra Maria. Tiziano Romano, Francesco Silvestri, Antonio Raimondi, Vincenzo Mitidieri, Bruno Corrado, Leonardo Renne, Mario Buongiorno, Mario Ubezio, Rosanna Soleto, Salvatore Deidda, Lucia Lanza, e Silvana Gimigliano, ovvero “la compagnia del ciuccio”, proporranno in sala “Crespi” i prossimi 2/ (alle 21) e 28 (alle 16) Gennaio la commedia dialettale in quattro atti “Francisc e a cuda du ciuccio” (“Francesco e la coda dell’asino”). L’iniziativa è stata organizzata dal gruppo teatrale con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura e l’appoggio logistico della Pro Loco. “L commedia – ha ricordato la maestra Maria Bradascio, amendolarese d’origine ma ceranese d’adozione, ieri responsabile del dopo scuola delle elementari del suo paese natale e oggi coordinatrice dell’asilo nido comunale di Cerano oltre che “anima” e regista della rappresentazione – fu scritta dall’allora direttoredidattico Rocco silvestri, padre di Francesco, che, insieme con Antonio, Vincenzo, e Lucia, è uno di quei bambini che aveva interpretato all’epoca la commedia in perfetto dialetto. Ovviamente, dato il tempo trascorso, anche il testo è… cresciuto e si è adattato a un’interpretazione più matura e articolata, ma caratterizzata dallo stesso entusiasmo e dal divertimento con la quale era stata vissuta all’epoca. Tutti gli attori Sono, se non proprio amendolaresi e quindi parte di quella comunità così numerosa e conosciuta a Cerano, comunque di origine calabrese e oggi residenti, oltre che a Cerano, a Trecate e a Milano, insieme con gli adulti ci saranno anche un gruppo formato da ragazzi che, proporranno una tarantella paesana. L’idea di riproporre la storia di Francesco e dell’asino – ha ricordato Maria Bradascio – è venuta proprio a uno dei “ragazzi” (Vincenzo Mitidieri) io li chiamo ancora così durante una vacanza ad Amendolara un paio di anni fa: “Ci eravamo divertiti così tanto che mi detto perché non la ripetiamo oggi, come adulti?”. E così… Eccoci qui, forse più emozionati e felici di ieri. I biglietti potranno essere prenotati presso la Biblioteca comunale nella mattinata di sabato 20 gennaio dalle 10 alle 11.30. lo spettacolo, per la riuscita del quale ha detto la regista, ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuto e anche gli amici che che ci stanno aiutando a livello tecnico e organizzativo, ha un futuro anche in Calabria. È infatti probabile ha annunciato a conclusione Maria Bradascio che sarà riproposto nell’ambito delle manifestazioni che saranno organizzate per celebrare il gemellaggio tra Cerano e Amendolara, la prossima Primavera. Soddisfazione è stata espressa anche dall’assere Mauro Cesti. Siamo stati immediatamente favorevoli a quest’iniziativa. Ci piacerebbe anzi che sull’onda dell’esempio della comunità amendolarese, anche le altre realtà presenti a Cerano pensassero a organizzare qualcosa di analogo per il futuro. Del resto il dialetto è una parte importantissima del nostro patrimonio culturale e qualsiasi iniziativa concorra nella sua valorizzazione – ha detto infine l’assessore – va promossa con entusiasmo e attenzione.

1 commento:

Anonimo ha detto...

bravo zio bel bolg puoi fare il giornalista da vecchio cia yuo nipote francesco